Benessere psicofisico con il massaggio tibetano

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Al giorno d’oggi sono molte le soluzioni di cui possiamo disporre per dedicarci alla cura e al mantenimento del nostro benessere fisico e certamente una di queste è rappresentata dalla scelta di determinati massaggi, specialmente quelli  provenienti dall’Oriente che offrono una serie di preziosi e utili  benefici. Il massaggio tibetano è indiscutibilmente uno dei più richiesti proprio per i suoi effetti soddisfacenti che agiscono e donano un benessere non solo di tipo fisico, ma anche mentale.

Antica tecnica della medicina orientale (secondo cui l’universo sarebbe composto da terra, acqua, fuoco, aria e spazio) il massaggio tibetano si esegue dapprima  cospargendo di olio tutto il corpo per poi concentrare l’azione su tre punti focali che, secondo la medicina tibetana, corrispondono alle tre energie (o umori) da mantenere in equilibrio per essere sani: il Vento al centro, il Fuoco al lato destro e la Flemma al lato sinistro. Il Vento (rLung) è l’energia che coinvolge le attività fisiche e mentali, la respirazione, le attività di espulsione e ha il compito di equilibrare il rapporto tra mente e corpo; il Fuoco (mHris) verte sull’apparato intestinale, rafforza il coraggio, la sicurezza e la determinazione; la Flemma (Bad-Kan) è l’energia che garantisce stabilità ed equilibrio, regola il sonno e la resistenza delle giunture.

Una delle terapie riportate nel libro dei Quattro tantra è la “Ku Nye” che vuol dire letteralmente olio_tibetano“strofinare con un un unguento” (e quindi “massaggiare”), ma in realtà le tecniche del massaggio tibetano sono di gran lunga più elaborate e richiamano altri metodi già conosciuti come il massaggio Shiatsu, l’agopuntura o il Reiki, solo per citarne alcuni. Nell’esecuzione del massaggio tibetano l’olio ha una funzione fondamentale  in quanto non serve solo a lubrificare il corpo, ma a consentire più facilmente le manovre di sfioramento, sfregamento, impastamento e quelle circolari da imprimere nei punti da agopressione effettuate con le dita , i palmi delle mani, i gomiti e gli avambracci. Gli oli più usati sono quelli a base di sesamo, sandalo e oliva, i quali a fine trattamento vengono assorbiti tramite l’applicazione di polveri naturali che asportano l’eccesso e lasciano la pelle asciutta e idratata. Oltre all’olio nel massaggio tibetano vengono usati anche altri strumenti come le pietre calde e fredde, la moxa (sigari di artemisia che sfruttano il calore), l’horme (compresse a base di spezie bagnate nell’olio e poggiate sui punti da curare), i bastoncini.




tecnica_tibetanoI disturbi che possono essere curati con il massaggio tibetano sono numerosi e di vario tipo: problemi di pelle secca, emicrania, sciatica, disturbi mestruali, costipazione, palpitazioni, rigidità muscolare e dolori articolari; tutti disturbi che nei pazienti sottoposti al trattamento si sono decisamente affievoliti e hanno portato ad un miglioramento del metabolismo, del sonno, dell’umore e dell’appetito. Inoltre, come nel caso di altre tecniche di massaggio orientali, il massaggio tibetano aiuta il corpo ad eliminare le tossine, svolge un’azione drenante, rafforza il sistema immunitario, incrementa i processi di autoguarigione e grazie alla stimolazione dei meridiani si riesce ad ottenere un effetto decontratturante.

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  1. Giovanna 21 settembre 2015

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